Immaginando Sabbiuno

Dicembre 1944. Ero nascosto in casa mia. Abitavo in una casina di campagna vicino a San Giovanni in Persiceto, sulle rive di un torrente che mi garantiva acqua tutto l'anno. Prima della guerra avevo un piccolo orticello, qualche gallina, qualche coniglio, due capre, che mi davano il latte per le mie cene con il Pan bagnato e tre Capponi, che con fortuna riuscivo a vendere in qualche mercato cittadino. Ero povero ma felice. Avevo una morosa giovane e bella. Non avevo i soldi per sposarla, ma un pó era come se lo fossimo. Il padre le aveva dato il permesso di venirmi ad aiutare nelle faccende di casa, prima che facesse buio. Il padre non sapeva che io ero molto bravo a faccendare, perchè mia madre, morta quando ero ancora adolescente, mi aveva insegnato tutto. Dal pulire per terra, a lavare i panni, stenderli e stirarli. Mi aveva insegnato come mio padre allevava le bestie, prima che andasse a lavorare alla costruzione di una ferrovia che collegasse Bologna a Pistoia. Prima che an...