Torino
Non si può dire di conoscere una città dopo quattro giorni di vacanza. Ma si può dire se ti è rimasta dentro, tanto da volerci tornare per conoscerla veramente. Come quando incontri una ragazzo, o ragazza,magari su un autobus, ci fai due chiacchiere, ti ci invaghisci, ma non fai in tempo a prendere il suo numero di telefono. Allora cominci a prendere lo stesso autobus, alla stessa ora, tutti i giorni, sperando di rincontrarlo/rincontrarla. È il caso di Torino, una città che non avrei mai immaginato tanto bella, elegante, calma, regale. Che era la città del Re e dei Savoia, lo si respira, non lo si vede solo. Dai Palazzi al Castello, dalle Statue alle Chiese. Fino su a Superga. Dove riposano gran parte dei Savoia, in una cripta che lascia senza fiato per la bellezza e in parte anche per il mistero. Un mistero, poter capire perchè, una dinastia come i Savoia, sia arrivata ai giorni nostri con eredi del calibro di Emanuele Filiberto. Com’è possibile? Kazzinger! Superga, che si ra...