#Iodicono


La Costituzione non è un dogma.

Il tempo passa, le cose cambiano, noi cambiano, si può cambiare anche la Costituzione.

Ma allora perché #Iodicono?
Ci sono vari motivi per dirlo, tre penso riassumono bene la situazione. 

La si può migliorare, dove occorre e va fatto tutti insieme.

Tutti insieme. Non esiste che la discussione su una riforma costituzionale diventi una sfida tra parti e partiti. La Costituzione non è politica, è l’insieme delle regole che dovrebbe, condizionale obbligatorio, regolare la Politica. Dire o con me o me ne vado è più che uno sbaglio, è un’arroganza che va zittita. È questo è già di per sé un motivo per mettere la croce sul NO Domenica. Che nessuna opposizione abbia detto a Renzi che stava delirando personificando il Referendum a sua immagine e somiglianza, (l’unica opposizione in Italia siamo noi), è stato un errore. Mettersi in sfida dove la sfida non doveva esserci, ma doveva esserci solo discussione, è stato mettersi al suo stesso livello. Noi dovremmo essere un livello e forse anche due, tre, quattro, cinque, più su di lui.

Se fai una riforma Costituzionale e mantieni comunque due camere, le decisioni più importanti vanno prese da entrambe le camere.

Non esiste che la deliberazione di stato di Guerra, forse la scelta più importante e gravosa da prendere da parte della politica, sia votata solo dalla Camera dei Deputati. Una Camera che avrà una maggioranza schiacciante, ma che potrebbe rappresentare neanche il 25% dei cittadini italiani.

E neanche il 25% dei cittadini può prendersi la libertà di far entrare tutto lo Stato in Guerra? Fai un Senato delle Regioni e i Governatori dovrebbero subire una scelta così tragica per i loro territori?

Mi han detto che tanto ormai la guerra non si fa più, di non preoccuparmi. Forse, ma non è che sono state, anche e proprio, queste Costituzioni scritte dopo la i conflitti Mondiali a evitare altre guerre? Le stesse Costituzioni che Jp Morgan vuole eliminare?

Ed in un periodo come questo, in cui a livello internazionale le acque sono più che mosse, questo particolare dello Stato di Guerra, a me personalmente, mi preoccupa non poco.

Appena scoperto della deliberazione dello stato Guerra, che penso in pochi sappiano, mi è venuta subito di collegarla con la modifica del titolo Quinto.

Ce l’hanno menata per vent’anni che le Regioni devono essere indipendenti, devono gestire i soldi del territorio, devono essere libere di gestire le proprie risorse, ed ora invece si torna indietro? Perché? Per poter privatizzare le nostre risorse. Vendere le partecipazioni dentro alle aziende che gestiscono Luce, Gas, acqua. Acqua, Luce e Gas. Servono miliardi, miliardi fitti, soldi che ora come ora possono arrivare solo dalla Cina, dalla Russia o da qualche sceicco Arabo.

Dare in mano estera la nostra energia non è un po' come fare un’alleanza di Guerra? Puoi andare contro a chi ti può spegnere in un nanosecondo? Sia chiaro, già ora noi dipendiamo moltissimo dall’estero. Allora non sarebbe questo il cambiamento vero da apportare? Puntare ed investire il più possibile sull’energia verde da subito, in modo da essere tra 10/20 anni quasi indipendenti?

Non sarebbe questo il vero Cambiamento?

Cambiare non è sinonimo di migliorare. Soprattutto in Italia.

Possiamo Cambiare tutte le forme e le formule che vogliamo, ma se non cambiano i fattori, cioè noi stessi, il risultato sarà sempre lo stesso.

E #IodicoNo!     

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