La visita dei ladri. Pochi istanti che restanno impressi a Lungo.
Passi una piacevole serata in una splendida villa. Premiato dallo IatColliBolognesi e da SuccedesoloaBologna per una tua foto in un concorso al MortadellaPlease. Il Premio, le foto, i brindisi, gli assaggi e le degustazioni. Nuove conoscenze, qualche chiacchera, i saluti e sali in macchina. La famiglia è felice e la serata deve concludersi solamente mettendo a posto le Mortadelle e il vino vinti. Apri la porta di casa mentre ridi. Guardi la finestra del terrazzo e ti chiedi"Ma la taparella non l'avevi tirata giù tutta? Ma la finestra è aperta!"
In un attimo il sangue comincia a bollire un attimo dopo, accesa la luce ti si gela. I casetti della credenza rovesciati sulla tavola. La casettiera della nonna rovistata. I casetti del comodino sul letto, l'armadio aperto, le tue felpe in disordine. Il tuo rifugio violato, i tuoi affetti spariti. I vicini, splendidi, accorsi dalle urla. Unica nota positiva una piccola comunitá di solidarietà creata in pochi secondi. I Carabinieri sconsolati a visionare uno scenario giá troppe volte visionato. Dopo aver sistemato tutto la notte è insonne. La tensione cala piano, pianissimo, tirandosi dietro un freddo gelido, che due coperte e il corpicino di tuo figlio caldo e sudato non placano. La mattina arriva lenta, piovosa e fredda. I Carabinieri stilano la denuncia, l'ennesima denuncia mentre alla porta un altro signore deve denuciare il furto in casa. Torni al lavoro con i sconfortanti consigli del Carabiniere.
Vai al lavoro. L'immagine della finestra aperta entrato in casa è fissa, qualunque discorso tu stia facendo chiunque tu stia guardando. Pensi che parte di quello stipendio che stai producendo non serva. Quei contributi che dovranno darti una pensione andranno a finire in qualche interesse o su qualche yacht dove tu non salirai mai.
Hai messo le luci sul terrazzo, l'allarme in casa. Il condomio davanti ha messo l'illuminazione in strada, sul ponticino che collega il paese. Perchè il Comune non può metterla su una strada vicinale ad uso PUBBLICO. A scuola, tu genitore, devi andare ad imbiancare le aule dove tuo figlio dovrá formarsi. I privati devono ristrutturare le palestre delle scuole pubbliche, ormai bisognose di più di un'imbiancata. Non trovi normale tutto questo, provi ad esporre il tuo parere e la risposta che ti da un'assessore è che solo nel tuo mondo BingoBongo grillino tutto è bello e perfetto. Ti accorgi che forse il tuo pensiero non è arrivato a destinazione, che il tuo discorso era ed è APOLITICO. Non pensi di volere tutto perfetto, sai che la perfezione non esiste. Ma la Normalitá esiste e li, dove sei, non ce ne è traccia. Vedi che i Carabinieri del tuo paese sono sempre meno, nonostante il paese sia diventata una cittá, perchè costruire ad oltranza è l'unico imperativo negli ultimi 30 anni. Ti senti solo e ti chiedi: Ma ci sará mai chi uscirá da quelle 4 mura di Roma e si metterá al mio fianco invece di stare 100 metri davanti a me su un piano rialzato e privilegiato? Ci sará mai o dovrò fare tutto da solo?
La sfiducia ti invade ma non riesce a colmarti. Quel piccolo capannello di vicini che si è formato nella brutta serata ti lascia uno spiffero d'aria con cui respirare. Ti dice che non sei solo, la tua famiglia non è sola e che il capannello potrebbe diventare qualcosa di più grande. E chissá che quel qualcosa di più grande non possa diventare una Rivoluzione. Una Rivoluzione Totale che magari troverá un lavoro a chi mi è venuto a trovare ieri sera.
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