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Visualizzazione dei post da 2016

#Iodicono

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La Costituzione non è un dogma. Il tempo passa, le cose cambiano, noi cambiano, si può cambiare anche la Costituzione. Ma allora perché #Iodicono? Ci sono vari motivi per dirlo, tre penso riassumono bene la situazione.  La si può migliorare, dove occorre e va fatto tutti insieme. Tutti insieme. Non esiste che la discussione su una riforma costituzionale diventi una sfida tra parti e partiti. La Costituzione non è politica, è l’insieme delle regole che dovrebbe, condizionale obbligatorio, regolare la Politica. Dire o con me o me ne vado è più che uno sbaglio, è un’arroganza che va zittita. È questo è già di per sé un motivo per mettere la croce sul NO Domenica. Che nessuna opposizione abbia detto a Renzi che stava delirando personificando il Referendum a sua immagine e somiglianza, (l’unica opposizione in Italia siamo noi), è stato un errore. Mettersi in ...

La nostra Terra

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Mentre studiavo l’inquadratura di questa foto pensavo che viviamo in una terra bellissima, in un territorio che ci da tutto e non ci fa mancare niente, l’abitiamo fin dalle antichità e l’abbiamo fatto diventare il più bello del mondo.   Una terra che molti ci invidiano, ma una terra che si muove, si muoveva prima di noi e si muoverà anche dopo. Non è colpa della terra se le case crollano, non è colpa della terra se chi è corso a soccorrere, a scavare a mani nude nelle macerie, alzava detriti che gli si frantumavano in mano. Non è colpa della Terra se si muove di notte e le persone muoiono mentre dormono, non è colpa della terra se si muove di giorno e le persone muoiono nei capannoni mentre lavorano e nelle scuole mentre studiano. Non è colpa della terra se trema, lei ci sta solo dicendo che stiamo sbagliando. Siamo un popolo incredibile, nel momento del bisogno non c’è persona più attiva e bella di noi, ma poi ci addormentiamo. Siamo un popolo che è legato a questa te...

Ciclisti o non ciclisti?

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Una cosa che non ho mai sopportato nella perenne discussione contro i ciclisti, è la ghettizzazione che viene fatta quando si parla di loro. Sono ciclista, ma anche automobilista, pedone e ogni tanto pure scooterista. Quando sono ciclista continuo ad essere anche le altre categorie, ma soprattutto continuo ad essere un ragazzo, uomo, marito, padre, figlio, nipote, operaio, attivista. Non sono diverso da quello che guida l’automobile, se a volte sbaglio in bici e può succedere, a volte sbaglio anche in macchina e può succedere. Non mi invento Santo o Guidatore perfetto come fanno molti quando si parla dell’incapacità dei più nel guidare e della “prepotenza” dei ciclisti. Come ha fatto colui che ha girato il video, che in questi giorni, sui social, sta creando parecchie discussioni e fomentando il già facile astio che molti hanno nei confronti dei ciclisti. Un motociclista che si trova, probabilmente neanche all’improvviso, un...

La Bicicletta dopo le ferie.

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Dopo 18 giorni di inattività, record quasi storico. Leo mi aspetta al traghetto e mi da il benvenuto in questa nuova Estate Romagnola. A testa bassa per andare a prendere i due "anziani", già avviati verso  Madonna dell'Albero, verso il classico, primo, fumante caffè di giornata. Mentre rimango a ruota di Leo e gli dò pure un cambio, faccio due calcoli e ipotizzo nella mia mente che li riprenderemo alle porte di Ravenna, al sottopassaggio, poco prima del Ponte di Teodorico. Non lo dico a Leo e faccio male, perchè ci prendo alla grande e quindi queste righe scritte sono una scoreggia durante la Bora. Raggiungo Sandrino proprio sul ponte e lui mi passa la borraccia come Bartali a Coppi, o Coppi a Bartali, o forse quella che uno dei due voleva mettere nella ruota dell'altro, ma comunque non si era mai visto un capitano che insegue l'ammiraglia per prendere il rifornimento. Mi ero dimenticato le mie a Bologna e gentilemente me ne aveva preparata una con Epo...

Un Mare di Pianura

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Apro le finestre e guardo il cielo, un’apertura azzurra si vede in lontananza tra nuvoloni neri e minacciosi. La strada ha qualche striatura asciutta, ma in gran parte è bagnata. Non piove ma corro in macchina a prendere il parafanghino, bagnarsi da sotto è più fastidioso di prendere secchiate dall’alto. Colazione veloce e parto, direzione sempre la stessa, Madonna dell’Albero e Forlimpopoli. Da SantoStefano, nella lunga e apparente sterminata pianura romagnola, la strada è anche il percorso della Granfondo Citta di Ravenna, prova del famoso Circuito Romagnolo. È una cicloturistica, nessun numero sulla schiena e nessun chip attaccato alla bici. Sono sempre partecipatissime, ma sono ormai le 8:30 e lungo il tragitto incontro solo gli ultimi gruppetti di partenti, nessuno che mi rimane a ruota. La velocità è sempre tra i 33 e i 35 orari, non forzo mai e sono soddisfatto. All’inizio della Rampa di Ospitaletto uno dell’...

Bici e Referendum

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Domenica ci sarà la Granfondo a Firenze, una delle più belle manifestazioni ciclistiche italiane, per i paesaggi attraversati e per la durezza del percorso. Purtroppo però, l’organizzazione ha dovuto modificarlo eliminando la salita più dura, il Passo del Giogo e accorciandolo di una decina di chilometri. Poco male perché il rischio è stato quello di dover annullare l’intera Granfondo. Vi è una legge infatti che vuole che durante manifestazioni elettorali "Non si Possa interdire in alcun modo l'accesso ai seggi elettorali, e non si possa ledere in alcun modo il diritto costituzionale a votare".  E la chiusura delle strade e il passaggio di più di tremila ciclisti, cozzavano un po' con questa legge. Una legge giusta, fatta da chi, almeno qualche valore nel cuore, lo portava ancora. A Firenze hanno rischiato di dover annullare una Granfondo, dopo un anno di lavoro per organizzarla, per un Referendum abrogativo, ...

Fede e segnali.

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Io non so cosa ci sia dopo la morte, però seconde me, qualcosa c’è. E non penso ci si divida, chi all’inferno o chi in Paradiso, al di là, ci stiamo tutti e probabilmente, anche bene. Forse è solo una speranza o forse neanche quella ma su questo ho abbastanza fede. Aver fede non vuol dire aver la sicurezza che sia così, anzi è il contrario, aver fede vuol dire avere speranza che sia così. Ho Fiducia che un amico non mi tradisca, ma non ne ho la certezza, non l’avrò mai, anzi prima di confidarmi con lui i dubbi mi assalgono e un po' mi stringono anche. La Fede è quella forza che ti permette di allentare la stretta, allentare non eliminare, perché è bene credere, ma essere illusi è un’altra cosa e soprattutto non è Fede. Io non credo in qualcosa che esiste, non ci credo, la vedo questa cosa, non ho bisogno di credere che sia. Credo in qualcosa che sento, c...

Ciao

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Sei arrivato un sabato mattina di Gennaio nel 2001. Dal primo momento in cui ti abbiamo caricato in macchina sei diventato uno di noi, uno della famiglia. E chi, per anni, aveva sempre impedito l’arrivo di un tuo simile in famiglia, è addirittura diventato il tuo migliore amico. Non solo la vecchiaia che avanzava, ora invece galoppa, ma soprattutto tu e il tuo essere così umano, avete fatto il miracolo. Lo abbiamo capito subito che eri un cane speciale. Dalla prima sera, quando è bastato darti una piccola sculacciata per farti capire che i bisogni si facevano in giardino, al primo Natale, quando del presepe lasciavi integro tutto, tranne le pecore, che trovavamo mangiucchiate sul tappeto. Tutti eravamo i tuoi padroni, prima la nonna che seguivi dappertutto, lontano dal bastone, ma vicino a lei. Gli dormivi sui piedi mentre lei cuciva, gli facevi da guardia del corpo nei suoi giretti in giardino, l’hai sostenuta per non cadere e l’hai accudita caduta sul prato. L’hai vista volare v...

Dov Yermiya il Soldato Pacifista

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Come è facile perdersi sfogliando i libri. Che siano in una libreria, in una biblioteca o in un mercatino, l’odore di quelle pagine scritte e i colori delle loro copertine fanno sembrare il tempo immobile nonostante in realtà, le lancette dell’orologio stiano galoppando. Era la Domenica prima di Natale quando mi fermai con mio figlio nel grande salone della Parrocchia di Ponte Ronca. Due tavoli lunghi tutta la sala, pieni di libri donati dai parrocchiani per fare un mercatino e raccogliere fondi per le Missioni in Africa. Mentre mio figlio passava dai fumetti ai dinosauri, io guardavo le centinaia di libri, senza un’idea precisa, fino a quando un piccolo volume attirò la mia attenzione. Poche pagine, la copertina marroncina e una macchia rossa verticale che l’attraversava, quasi a sembrare sangue sgorgante, ma che in realtà raffigurava una nuvola di fumo procurata da un’esplosione. “Il mio Diario di Guerra...

Torino

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Non si può dire di conoscere una città dopo quattro giorni di vacanza. Ma si può dire se ti è rimasta dentro, tanto da volerci tornare per conoscerla veramente. Come quando incontri una ragazzo, o ragazza,magari su un autobus, ci fai due chiacchiere, ti ci invaghisci, ma non fai in tempo a prendere il suo numero di telefono. Allora cominci a prendere lo stesso autobus, alla stessa ora, tutti i giorni, sperando di rincontrarlo/rincontrarla. È il caso di Torino, una città che non avrei mai immaginato tanto bella, elegante, calma, regale. Che era la città del Re e dei Savoia, lo si respira, non lo si vede solo. Dai Palazzi al Castello, dalle Statue alle Chiese. Fino su a Superga. Dove riposano gran parte dei Savoia, in una cripta che lascia senza fiato per la bellezza e in parte anche per il mistero. Un mistero, poter capire perchè, una dinastia come i Savoia, sia arrivata ai giorni nostri con eredi del calibro di Emanuele Filiberto. Com’è possibile? Kazzinger! Superga, che si ra...

Buon Anno da Zoran!

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E dire che stavo di un bene sulla mia pedana. Che dormita, che sogni. Poi tutto di un botto, che botti! Era un pò d'anni che non ne sentivo così! Ho quindici anni, vado per i sedici, sono sordo come una campana, ma evidentemente, come una campana mi rimbomba tutto in testa. Saranno anche belli i fuochi, magari se avessi il coraggio di vederli, mi piacerebbero pure, però non è che poi sono così curioso di vedere come sono, perciò ho preferito alzarmi, passare la barriccata, che mi avevano fatto i due vecchi per non andare nelle camere e rintanarmi in un angolino della camerina. Il problema è stato che mi sono rintanato troppo bene. Su una pedana uguale alla mia e chiuso in mezzo metro quadro che mi ci voleva una gru per smuovermi. La Gru è poi arrivata, sotto forma di Padrone di nome Enrico. Ho riso sotto i baffi, perchè non mi trovava. Io 40 chili di cane, introvabile in una villa di 45 metri quadri. Sono un fenomeno. Mi ha messo fuori v...