Post

Visualizzazione dei post da 2015

Vicinanza

Immagine
Vicino ai Parigini, Vicino ai Francesi. Vicino ai Libici, agli afgani, ai Ceceni, ai Kossovari, ai Palestinesi, ai Libanesi ai Nigeriani, agli Iracheni, ai Siriani, A tutti coloro che ogni giorno vivono il terrore, come a Parigi, in tutto il mondo, senza telecamere che inquadrano, o telecronisti che raccontano. Vicino a chi viene ricordato da questo monumento, caduto credendo di lasciarci un mondo libero, che di libero non ha niente, bombe o non bombe. Vicino a chi si integra a chi studia, a chi si mette nei panni del prossimo, a chi si chiede come sta. Non chiede di bombardarlo, non chiede di lanciare l’atomica  al di là del proprio mare. Vicino a chi ignoriamo, a chi offendiamo. Vicino a coloro che non godono il nostro stile di vita, bello, agiato, lussuoso, apparente, egoista, esagerato. Vicino a coloro che scappano perché costretti, in cerca di pace, trovando altra guerra. Vicino a coloro che innocenti, non diventano, ...

Palazzo Albergati la Magnificenza di Zola Predosa

Immagine
L’insistenza con cui Girolamo volle quei campi e quella strada per costruire la sua residenza di campagna, sono ancora simbolo di quanto queste terre siano tanto importanti, quanto belle.  Tutta Italia ci passa di fianco e lo vede svettare in mezzo agli alberi e alla campagna. A destra andando verso il mare, a sinistra andando verso i monti dell’Appennino. Di notte il suo corpo centrale é illuminato a giorno da potenti fari, rendendolo maestoso come era stato pensato e progettato. Lo si vede dalla Collina ergersi in mezzo ai campi, con una strada sterrata che dritta l’attraversa. Tanto semplice fuori, quanto sfarzoso all’interno. E così doveva essere, la “casa di campagna” di una delle famiglie più famose e potenti di Bologna, gli Albergati. Palazzo Albergati é il simbolo di Zola Predosa, un simbolo ora chiuso tra due autostrade, (tra poco forse tre) e il cemento della cittá che si estende fino a pochi passi da lui, ma che nonostante questo non ha perso la propria magnificenza,...

A Piedi

Immagine
L'altro giorno ho fatto una cosa stranissima, da pazzi, al di fuori del mondo. Sono andato a casa da lavorare a piedi. No macchina, no bicicletta. Una scelta in parte forzata, in parte consapevole. Un pezzo di ferro di qualche centimetro era entrato nel tubolare della mia bici da corsa, mentre andavo a lavorare alle 630 la mattina. Volendo un passaggio alle 17 lo avrei trovato, diversi amici e colleghi si sono offerti, ma invece ho voluto fare una pazzia, ho voluto usare gambe e piedi per tornare a casa. Che poi la pazzia non è tanto andare a piedi, la pazzia è non usare la macchina. Con una mela in mano, sgranocchiandola di tanto in tanto, mi sono incamminato verso Via Rigosa. Lavoro nella Zona industriale di Zola Predosa e per andare a casa la strada più veloce sarebbe stata passare dal centro di Zola e tirare dritto verso Ponte Ronca. Ma volevo muovermi un pò di più, ho scelto quindi la strada più lunga. Via Rigosa parte larga, c'é una bella banchina e non si corrono ...

Segreti dell'Appennino.

Immagine
Si scende fin sul torrente, la Zafira passa a stento tra la stretta via di Case Roversi mentre il Randaragna scorre allegro, ravvivato dalle pioggie dei giorni scorsi. L'acqua salta dalla cascata per poi ributtarsi nel letto e saltare nuovamente poco dopo il ponte. La strada comincia a salire e per qualche chilometro non smette piú di farlo. Pendenze elevate, tornanti secchi su una striscia d'asfalto larga quanto l'automobile che di tanto in tanto sparisce, coperta da un tappeto di foglie e ricci, caduti da poco dagli alberi. Anziani mai stanchi, immersi nel sottobosco trascinano sacchi di juta ricolmi di stupende castagne da anni mai così grandi. Carlo me lo aveva detto, tieni sempre la sinistra, (mai avrebbe preso casa a destra), e arriverai diretto. Quando la strada smette di salire diventa sterrata, ai lati il bosco da una parte e roccia viva dall'altra, su cui scorre incessante acqua pura. La foresta si fa sempre più fitta, parcheggiamo la macchina sotto un en...

In Automobile. Ragioniamoci sopra.

Immagine
Qualche giorno fa su un Gruppo Facebook, un post sul traffico del mattino a scendere da un paesino di provincia verso la cittá, fece molto discutere. 2 Ottobre Anche stamattina...."il Furbo" che chiamo così per non offendere....che all'altezza del Bacchello ha superato 15 macchine circa.... Tu con quel Suv Nero.....cosa pensi che dobbiamo fare noi???????? La mattina abbiamo tutti fretta chi per un motivo chi per un altro ma ricorda che tu non sei Furbo....sei l'incoscente di turno che poteva creare l'incidente... La discussione fu molto intensa ed amara. "Concordo in pieno. Dove sono i camion pieni di ghiaia quando servono? Intendiamoci, non per fare un bel frontale, solo per fermarlo e dargli del cretino pubblicamente!" " Mi spiace non condivido. Se sorpassa senza causare disturbo non vedo dove sta il problema." "La vostra rabbia come la mia è data da una coda ingiustificata! Se uno se la sente e va per me fa bene!" " Se...

Expo 2015, messaggio importante, poco sostenibile...

Immagine
Un giorno a Milano per Expo 2015, l'esposizione Universale con tema il cibo, la sua sostenibilitá, lo spreco e la nutrizione nel mondo e del mondo. Un argomento importante che deve, o doveva, portare messaggi importanti. Un giorno per visitare il mondo é assai poco, anche se racchiuso in pochi chilometri quadrati. Un lungo viale circondato da sfavillanti Padiglioni, Pavillon, e da altri piú semplici, sintesi chiara di dove si ferma in questi anni il Dio Denaro. Cina, Kazakistan, Arzebaijan, Holland, Germany, Svizzera, i Padoglioni piú lussuosi e appariscenti. Cambogia, Kenya, Yemen, tutta la via del Caffé, che é tra quelle potenzialmente piú ricche, ma in realtà attraversa i Paesi piú poveri della terra, tutti sotto ad un'unico padiglione, chiusi in stanze diverse. Caffè per tutti e di tutti i gusti, mercatini tipici, foto e depliant per far conoscere paesi che troppo spesso vengono visti dal mondo esclusivamente come poveri, aridi ...

Alba di fine Agosto

Immagine
Il sole aveva vinto la notte, ma doveva vincere ancora il temporale che aveva oltremodo rinfrescato quella lunga estate che stava per avviarsi verso il proprio tramonto. Un raggio penetró con forza la nuvola e cominció ad illuminare lievemente il porto. Il calore del sole piano piano si espanse e uccise l'umiditá che, perfida e pungente, entrava dentro le articolazioni e dentro le vene, raffreddando un sangue ancora abituato alla canicola appena passata. L'estate non finì quel giorno, ma ricordó di prepararsi alla sua dipartita, sempre più immeninente.

L'acqua del Corno per sempre pubblica!

Lizzano in Belvedere Il Comune dell'Emilia Romagna piú esteso dopo le Province, (esistono ancora non credete ad altro), che ha 2300 abitanti residenti e vive di turismo. Dopo stagioni tristi, anzi tristissime, con presenze insignificanti vive un'estate da vecchi tempi, grazie al caldo record delle cittá e alla buona volontá di qualche albergatore e di pochi cittadini, che vorrebbero rilanciare veramente questo magnifico territorio. Un Comune che ha immense potenzialitá, ma che giá la maggior parte dei propri residenti, neanche conosce o forse, per convenienza personale, o solo per invidia, fa finta di non conoscere. Un comune di 2300 residenti che in questi giorni viene vissuto da più del doppio delle persone e viene ammirato da quasi il doppio delle persone che lo vivono. Uno dei pochi Comuni, non provinciali, ma Regionali, che gestisce l'acquedotto per conto proprio. Un acquedotto che contiene acqua. Ma acqua vera. Acqua pura e per acqua pura inten...

W il Ciclismo!

Molti scrittori sanno tutte le regole della scrittura, ma non sanno scrivere. Molti ciclisti sanno tutte le regole per andare forte, ma non sanno andare in bicicletta. Anche quelli che poi, magari, vanno a vincere un Tour de France. Puoi seguire le diete che vuoi, mangiare riso e soia tutta la vita, non bere alcool e non fare sesso per mesi, puoi seguire i watt per tutti i chilometri che vuoi, testa bassa sul computerino. Puoi anche doparti quanto ti pare, cambiarti il sangue, aggiungerci epo, testo, ormoni vari, ma se a tutto questo non ci aggiungi la fantasia, puoi anche vincere quanto ti pare, ma non sarai mai nessuno. Il ciclismo vero è quello di Vincenzo, è quello di Alberto, che sicuramente non vinceranno ma sanno emozionare come pochi altri sanno e hanno saputo fare! W il ciclismo, W Lo Squalo e anche El Pistolero!

Fortitudo per sempre!

Immagine
Sarà stato Marzo-Aprile 2003. Parcheggio la vecchia Marea verde scuro di mio padre, sotto la mia futura casa, i preparativi per il Matrimonio di Giugno incombono e devo andare a finire di montare qualche mobile. Scendo dalla macchina e una voce mi raggiunge: "Oh, noi, di Fortitudini in questa via non ne vogliamo". Mi giro, un Signore alto e grosso, sulla sessantina mi guarda. Io tra i ventuno e i ventidue anni metto da parte la mia storica timidezza e gli rispondo: "Mi dispiace, mi sa che dovete farci l'abitudine, questa macchina con la Effe Scudata e il Leone sulla targa, da Giugno, parcheggerá qui tutti i giorni". Lui, serio, continua a guardarmi e all'improvviso sfodera un sorriso che é impossibile dimenticare: "Tranquillo scherzavo, anche io sono Fortitudino, ho giocato in Fortitudo, quella vera, appena nata, addirittura prima del Barone, poi arrivó lui, era un grande, un'altra categoria. Bravo bravo, bene, coloriamo un pó la nostra via....

La mia terra

Immagine
La mia terra non merita questo. La mia terra non merita quel fumo. Non merita una montagna di 12 metri di sfalci bruciare e non smettere di farlo finché tutto sará esaurito. Non merita gestori incapaci di capire che 12 metri d'altezza di legna ammassata ci vuole ben poco perché faccia autocombustione. Non merita amministratori che dicono che va tutto bene e va bene perché tutto quello che decidono loro va bene. Non merita prese in giro del genere, non merita un'assenza di lungimiranza così arrogante. Non merita la puzza che da 48 ore avvolge tutto e tutti. La mia terra non merita questo, perché la mia terra è bellissima e tale deve rimane. La mia terra non ci merita e soprattutto noi non meritiamo lei. La sfruttiamo, la offendiamo, la abusiamo, la sfottiamo e ci incazziamo pure quando lei si ribella. Eppure ne ha ben donde. Incapaci di capirla e di rispettarla, ospiti noi di lei, insieme a quegli sfalci ci stiamo bruciando il futuro, ma non ce ne accor...

Multa salata

Immagine
Ponte Ronca, Zola Predosa Aprile 2015 Ieri sera, arrivato a casa, nella mia via non c'era un posto dove mettere la macchina, evidentemente al centro sociale nelle vicinanze, doveva esserci una bellissima festa. Provo a vedere se nel parcheggio del centro sportivo trovo un buco e fortunatamente lo trovo. Stamattina, con un bel sole giá alto nel cielo, prendo la bici e vado a lavorare, ignorando, stupidamente, che oggi é venerdí e a Ponte Ronca c'é il mercato settimanale e io ho la macchina in divieto di sosta. Divieto di sosta che viene giustamente punito dai vigili che mi lasciano la multa sul parabrezza. Lato passeggero, nell'angolino piú estremo e che vedo solo dopo essere andato a fare due commissioni ed essere tornato a casa. Va beh pazienza son proprio un coglione. Prendo il tablet, apro internet banking e pago subito la giusta multa. Cioè la pagherei se ci fosse l'importo, la data, i dati del veicolo, la firma del responsabile. Non c'é niente...

Scie

Immagine
Era bastato che il sole cominciasse a nascondersi dietro le colline che l'aria si facesse subito fresca, come se qualcuno avesse aperto all'improvviso una cella frigorifera gigantesca,come quando al supermercato ti avvicini al banco dei surgelati e ti butti dentro in cerca di quello che ti serve. Pedalavo verso una doccia calda, con le gambe cementate da settanta chilometri fatti un pò troppo sopra le mie possibilità quando all'improvviso e senza motivo, ho voltato lo sguardo verso il sole, cominciando ad osservare quella striscia nera, che sembrava precipitare verso il suolo. Non sono più riuscito a togliergli lo sguardo e mi sono fermato ad osservarla mentre impercettibile si avvicinava al sole. Sembrava un qualcosa che stesse precipitando lentamente, ma in realtá era un aereo che altissimo e veloce, volava verso est. Ho ricominciato a pedalare, continuando, di tanto in tanto, ad osservarla. Qualche centinaia di metri più avanti una macchina era ferma in mezzo...

C'era una fonte

Immagine
C'era una volta una fonte, era sotto la strada, la si raggiungeva da un sentierino, partiva da uno spiazzo che si apriva tra gli alberi al fianco della carreggiata. C'era una volta una fonte, che faceva scendere la sua preziosa acqua una goggia ogni 20/30 secondi e c'erano tanti signori che incuranti dei centri commerciali e delle comode confezioni di bottiglie di plastica di acque minerali oligominerali, naturali, effervescienti, naturalmente effervescienti e liviemente effervescienti, o lievemante naturali ma effervescienti, al pomeriggio andavano a quella fonte a riempire i loro bottiglioni di vetro da tre litri, senza preoccuparsi del tempo che passava, tra due chiacchere e una partita alla morra o una a briscola, osservando quella goccia che lentamente cadeva nel bottiglione, riempemdelo. C'era una volta una fonte, che salvó, in caldi pomeriggi d'estate, tanti ciclisti che sotto il sol leone, salivano dai morbidi tornanti da Battedizzo e rimanevano senz'a...

Un libro

Immagine
Se al mondo vi é qualcosa che non morirá mai, quel qualcosa é un libro. I libri non moriranno mai, per quanto la tecnologia avanzi, la bellezza dello sfogliare pagine scritte, con quell'odore indescrivibile, ma così affasciante, dei fogli che tremano nell'aria non potrà mai svanire, non potrà essere sostituito da fredde lettere che appaiono e scompaiono su un tablet o su un qualsiasi schermo. Un libro é parola, pensiero, sogno, realtà, è arte, forma e colore. Un libro é libertà

L'Eclissi

Immagine
Abbiamo alzato lo sguardo verso il cielo, abbiamo indossato maschere e occhiali per guardare negli occhi il sole. Il sole che si vestiva di nero, in un fenomeno eccezionale e raro che poche volte si puó assistere nella vita. La Luna che la notte illumina, passa davanti al sole per pochi minuti, gli fa da ombra, rendendo il giorno piú scuro, rendendo il giorno, notte. Un fenomeno di cui siamo stati avvisati, ma se non lo fossimo stati ce ne saremmo accorti? Avremmo tirato fuori occhiali e maschere per ammirare il sole come mai lo facciamo? Forse no, forse saremo stati troppo occupati nei nostri lavori davanti a Pc e a macchine, a controllare pezzi e prezzi, mail o notifiche, per notare e capire che in una giornata velata, la luna giocava con il sole. Troppo distratti per notare quello che ci succede intorno, per capire che fenomeni eccezionali ce ne succedono in ogni momento e in ogni modo e che basterebbe poco per notarli e apprezzarli. Anche senza occhialini o maschere, a v...

Tradizioni

Immagine
Recitiamo tutti un copione in questo teatrino che è diventata la vita, spesso lo recitiamo senza conoscerlo e spesso lo recitiamo pure male. Non ce ne accorgiamo neanche perchè siamo troppo intenti ad ascoltare chi recita davanti a noi, criticandolo perchè non ci piace il suo recitare o sempre a nostro avviso, sbaglia le parti. Dovremo essere attori invece siamo diventati tutti critici cinematografici, senza accorgerci che così la recita non sta andando avanti, ferma ad un punto morto mentre però il tempo scorre, cancellando quel poco di buono che avevamo recitato. Ho letto di tutto e ascoltanto di tutto in queste settimane dopo l'Attentato a Parigi e dopo la liberazione di due ragazze, sicuramente incoscienti, forse un pò matte, ma anche, in fondo, sognatrici, a modo loro, ma sognatrici. Siamo diventati tutti esperti di Islamismo, siamo diventati tutti genitori severi ("Se fosse stata mia figlia non sarebbe mai andata e se andava, l'andavo a riprendere io in Siria, il ri...

Libertà

Immagine
4 ore immerso nella nebbia. Arrivo al mare e ancora nebbia e allora mi alzo sui pedali e mi  involo verso il largo, su questa lingua d'asfalto. Non so cosa mi aspetta, metro dopo metro avanzo, con l'aria gelida e bagnata che mi schiaffeggia il viso. Le gambe, che con 130 km percorsi cominciano a dire basta, fendono la nebbia e mulinano,come fossero i primi km. Il futuro non si vede, ma da qualche parte si arriverà, Libertà!

Primo dell'anno allo Scaffaiolo

Immagine
1/1/2015 Rimanere fermi a scattare questa foto é stata un'impresa. Quando il vento tira allo Scaffaiolo non scherza, quando poi il termometro segna meno 9 tenere la macchina fotografica, senza guanti, è una vera impresa. L'aiuto della Weisse e del tagliere di affettati al Rifugio, mi ha aiutato e comunque sarei rimasto ore ad ammirare il Lago, a scattare foto da ogni angolazione. Purtroppo, per essere più leggero, avevo lasciato l'ancora a casa e per paura di volare via sono dovuto disgnerdere verso le Malghe del Corno. Questo Lago sa essere sempre emozionante e diverso ogni volta che lo vado a trovare.